sabato 24 febbraio 2007

Soldi ben spesi

Ieri mattina ho passato mezzoretta nel tentativo di caricare la homepage di italia.it; praticamente un fallimento. Una intro in flash assurda e pesante che nemmeno la mia adsl a 180 Kb/sec del mio ufficio riusciva a rendere fluida. Navigando per la rete fra blog e siti di informazione non ho trovato un parere positivo anzi, molte persone focalizzavano il punto degli svariati milioni di euro buttati per un sitarello che avrebbe potuto fare benissimo (e meglio) qualsiasi altro buon professionista web e a cifre decisamente minori.
Dopo 24 ore, da casa con una connessione edge, riprovo a navigare su italia.it. E' rimasto ancora l'orrido logo, ma in compenso riesco a spostarmi tranquillamente fra le pagine. Non sono un esperto di grafica, ma certamente potevano fare di meglio. Nota positiva, dalla pagina accessibilità e' possibile scaricare i software per gli utenti ipovedenti (ci mancava che non ci fosse stato) magari dopo lo provo per vedere quanto e' efficace. Per il resto e' un normalissimo sito web sul turismo: dove andare, dove dormire, cosa mangiare, cosa comprare ... con i fantastiliardi che hanno speso, sarebbe stato carina l'aggiunta di una funzione di personalizzazione degli itinerari: inserisci partenza e destinazione, quale dovrebbe essere l'oggetto dell'itinerario (sport, natura, arte ...) e automaticamente il sistema ti genera il percorso con ricettivita' e altro; forse non rientrava nel budget ...
Molti si sono indignati per il risultato in funzione dei soldi spesi, e hanno ragione, perche' anzitutto hanno considerato l'internauta italiano medio come un ignorante che legge la gazzetta dello sport e si arrapa con i siti porno. Non hanno minimamente pensato che chi naviga su internet, anche per perdere il suo tempo, acquista un gusto estetico e riconosce le boiate dalle cose fatte per bene, da un sito veramente accessibile da uno innavigabile. Forse hanno pensato di realizzare questo portalone come un'autostrada o un ponte? Si sono sbagliati di grosso, un'autostrada sei quasi obbligato ad usarla e magari bestemmi sulle imperfezioni del progetto e sulle tasse che ti obbligano a pagare al pedaggio, ma la usi; un sito web, a meno che abbia degli argomenti validi da proporre, se non convince, la gente non torna. Ma del resto, a loro cosa gliene puo' fregare? L'affare e' andato bene ...

1 commento:

Anonimo ha detto...

Ho fatto anch'io un clik nel sito, credo che oggi ha un'apertura più veloce rispetto a quella descritta in primis da te, l'orrore del logo è una cosa veramente incomprensibile, per la navigazione riassumo in un aggettivo: "semplicistica"

SE ne accorgeranno, miglioreranno? Mhà ai posteri l'ardua sentenza!